Tassa di Soggiorno in Italia – Guida per gli albergatori

La Tassa di Soggiorno è un’imposta locale applicata su chi soggiorna in strutture ricettive alberghiere o extra-alberghiere in Italia o all’estero. Fu istituita per la prima volta nel 1910 per le sole stazioni termali,climatiche e balneari. Fu abolita nel 1989 e reintrodotta nuovamente nel 2009.

Tassa di Soggiorno in Italia – Guida per gli albergatori

Chi deve pagare la tassa di soggiorno?

Il pagamento dell’imposta spetta ai turisti ovvero, alle persone che alloggiano nelle strutture ricettive di quei comuni che la prevedono. Il gestore della struttura ricettiva, come da decreto, ha l’obbligo di riscuotere la tassa di soggiorno secondo le modalità stabilite dal proprio comune.

Quanto costa?

Di solito i prezzi variano da 1 a 5 euro a notte in base alla tipologia e alla categoria dell’alloggio.

Quando si paga?

La tassa di soggiorno va pagata direttamente in hotel.

Chi è esente?

Solitamente sono esenti dal pagamento dell’imposta:

Obblighi del gestore

Il gestore della struttura ricettiva è responsabile degli obblighi tributari. Nel caso in cui si verifichino errori o inosservanze degli obblighi, le sanzioni partono da un minimo di € 25,00 ad un massimo di 500€.

I gestori, qualificati come agenti contabili, devono inviare al comune, il 30 gennaio di ogni anno, il conto della gestione riguardante l’anno precedente, redatto sul Modello 21 per il successivo inoltro alla Corte dei Conti.

In generale, il gestore deve:

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