Commissioni in calo per i micropagamenti con carte Bancomat

Il decreto legislativo approvato dal Governo lo scorso dicembre che recepisce la direttiva dell’Unione europea sui servizi di pagamento nel mercato interno (cosiddetta PSD 2 DC3 Payment Services Directive) entra in vigore il 13 gennaio e prevede una serie di novità particolarmente interessanti per quel che riguarda le commissioni applicate ai micro pagamenti elettronici.

Commissioni in calo per i micropagamenti con carte Bancomat

Il decreto legislativo approvato dal Governo lo scorso dicembre che recepisce la direttiva dell’Unione europea sui servizi di pagamento nel mercato interno (cosiddetta PSD 2 DC3 Payment Services Directive) entra in vigore il 13 gennaio e prevede una serie di novità particolarmente interessanti per quel che riguarda le commissioni applicate ai micro pagamenti elettronici.
Il nuovo regolamento fissa un limite alle commissioni interbancarie applicate in relazione ai pagamenti basati su carte di pagamento: per i pagamenti tramite carta di debito e prepagata la commissione interbancaria per ogni operazione di pagamento non può essere superiore allo 0,2% del valore dell’operazione, mentre per le operazioni tramite carta di credito la commissione interbancaria per operazione non può essere superiore allo 0,3% del valore dell’operazione.
Per quanto riguarda le transazioni di minimo importo – vale a dire fino a una spesa di 5 euro – le commissioni che i  prestatori di servizi di pagamento dovranno applicare per tutti i tipi di carte devono essere di importo ridotto in modo da incentivare l’uso delle carte anche per l’acquisto di beni e servizi di piccolo valore, come ad esempio un caffè.
A tale proposito, ricordiamo che gli ultimi mesi del 2017 sono stati segnati da una aspra polemica tra i gestori di esercizi commerciali e Governo, all’indomani dell’approvazione del regolamento voluto dal vice ministro dell’Economia Luigi Casero nell’ambito della Legge di Bilancio 2018, che obbliga gli esercenti ad accettare bancomat e carte anche per il pagamento di un caffè. La norma, che prevede una multa di 30 euro per chi si rifiuta, era stata a lungo contestata per la sproporzione tra il costo di un caffè e le commissioni previste per le transazioni via Pos, un costo che avrebbe obbligato ad aumentare il prezzo dell’espresso al banco.
La novità sulla riduzione delle commissioni per i micro pagamenti, introdotta dal Parlamento in fase di approvazione, dovrebbe quindi alleggerire i costi ed incentivare l’uso di carte, sistema tracciabile ampiamente diffuso nella maggior parte dei Paesi europei, anche per acquistare una bevanda senza gravare sulle spalle dei proprietari di bar e altre attività del settore.

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